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Dott. Nino Di Matteo lei non è solo in questa battaglia.

Dott. Nino Di Matteo lei non è solo in questa battaglia.

La magistratura continua ad essere sotto l’attacco della criminalità organizzata. I magistrati in pericolo di vita. Sembra essere ritornati ai primi anni novanta, quando a Palermo le auto dirette al palazzo di giustizia sembravano impazzite. Le sirene assordanti, le auto della scorta davanti e al seguito di quelle dei magistrati. Sembrava che quegli anni non dovessero più ripetersi. Eppure oggi, un magistrato viene minacciato dal boss Riina che da quasi 20 anni giace in carcere per crimini indescrivibili. Noi Nino Di Matteo due anni fa lo abbiamo invitato a Ribera in occasione del Ribera Social Forum. E’ stato strano parlargli al telefono:”Dott. Di Matteo vuole venire sabato a Ribera per parlare di antimafia ai ragazzi delle scuole?”. Lui rispose “certo che vengo”. Salvo poi dover declinare l’invito perché quello stesso giorno era impegnato in tribunale nel processo sulla Trattativa, lo stesso processo per cui oggi il boss Toto’ Riina lo vuole morto. Caro Dott. Di Matteo non è solo in questa battaglia. Perchè la mafia è una montagna di merda, e in mezzo alla merda non riusciamo a stare.

Sui beni confiscati alla mafia

IMG_8256Con due anni di ritardo il Sindaco Pace si è attivato per rendere utilizzabili i beni confiscati alle mafie. Nel gennaio del 2011 avevamo presentato al sindaco un’interrogazione ad iniziativa popolare chiedendo lumi su cosa si era fatto e quali erano i progetti del comune per rendere produttivi tali beni. Il sindaco ci rispose che nel 2009, con la precedente amministrazione, venne pubblicato un bando per l’affidamento degli immobili che però andò deserto. Poi il silenzio. 

Lo scorso giugno, constatata la scarsa sensibilità dell’amministrazione comunale su tali temi, abbiamo riaffrontato l’argomento in occasione del Ribera Social Forum e in quella sede Ribera Social Forumabbiamo sollecitato l’amministrazione comunale affinché il comune di Ribera aderisse al Consorzio della legalità di Agrigento indicando anche l’iter burocratico da seguire e mettendo in contatto il Comune con lo stesso Consorzio . Adesso apprendiamo con soddisfazione che l’amministrazione  sarebbe in procinto di emettere un nuovo bando.

Invitiamo l’amministrazione comunale a non farsi scappare un finanziamento (già pubblicato nella gazzetta ufficiale) messo a disposizione dall’assessorato regionale alla famiglia per un importo che può arrivare fino a 350 mila euro. Le amministrazioni comunali potranno infatti presentare entro il 30 novembre le proprie richieste di accesso al finanziamento per interventi di riqualificazione, riconversione e ristrutturazione degli immobili confiscati. Gli stessi dovranno poi erogare servizi di tipo sociale: centri di accoglienza per gestanti e madri, per soggetti disagiati e centri antiviolenza.

A questo fine nelle prossime settimane SOS Democrazia lancerà un concorso di idee d’impresa per rendere utilizzabili al meglio i beni confiscati che si trovano nel nostro territorio.

Il Consiglio Direttivo – Associazione “SOS Democrazia”

Video

Ribera Social Forum 2013 sui beni confiscati alle mafie. Il video integrale.