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Adesioni dell’Associazione a campagne promosse da altri enti o associazioni

I Sindaci applichino la legge sui beni confiscati alle mafie

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I beni confiscati alle mafie e consegnati ai comuni dell’agrigentino devono essere immediatamente restituiti alla collettività. I Sindaci si attivino immediatamente. La legge parla chiaro, entro un anno dalla consegna, i beni devono essere affidati alle associazioni o utilizzati direttamente dai comuni. Nei casi di inerzia e omissione l’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata nomina un commissario con poteri sostitutivi o provvede alla revoca della consegna agli enti locali.

A Ribera, ad esempio, 10 ettari di terreno di origine mafiosa sono stati lasciati in stato di abbandono per anni dagli amministratori locali ed è stato necessario denunciare la situazione alle autorità competenti per ottenere un bando. Una inerzia insopportabile.

Effettueremo un monitoraggio su tutti i comuni della nostra provincia, da Sciacca a Licata, da Canicattì a Siculiana, da Agrigento a Sant’Angelo Muxaro, chiedendo l’immediata l’applicazione della legge. Solo in questo modo si potrà consentire la restituzione alla società civile di quanto sottratto, con la violenza e l’arroganza, dalle organizzazioni mafiose.

Tali beni possono rappresentare una occasione di sviluppo e di lavoro per i tanti giovani volenterosi della nostra provincia e il segno distintivo di una terra che si ribella alle mafie.

 

Gaetano Montalbano           “Megafono – Lista Crocetta” provinciale

Gaetano Alessi                   “Ad est”

Pellegrino Di Lucia              “S.O.S Democrazia”

Mario Di Giovanna               “AltraSciacca”

Ignazio Cutrò                       Antiracket  “Libere Terre”

Paolo Mandracchia              “Sel – Sinistra Ecologia e Libertà” provinciale

Sciopero Generale si trasforma in Assemblea Pubblica. Stilato un documento.

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A causa della scarsa partecipazione dei cittadini allo sciopero generale si è deciso di tenere, al suo posto, un’assemblea pubblica per discutere del degrado sociale ed economico del territorio e delle iniziative da portare avanti. Al termine dell’assemblea è stato stilato un documento da trasmettere al Ministero dell’Interno, alla Presidenza della Regione, al Prefetto e all’Anas.

DSC07557Sciopero Generale Diventa Assemblea Pubblica

Sciopero Generale a Ribera

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La riunione operativa convocata dalle OO.PP. agricole, che ha visto l’intervento di CGIL-CISL-UIL, della CNA, Confartigianato, del Consiglio Comunale e dell’Amministrazione Comunale, nonché dell’Ass. S.O.S. Democrazia e il comitato cittadino “No ponte, No voto”, dopo avere analizzato la gravità del momento che sta vivendo la comunità riberese, ha indetto per mercoledì 27 Marzo una giornata di sciopero generale.

Il crollo del ponte sul fiume Verdura ha evidenziato lo stato di abbandono, di scarsa considerazione, di quotidiana discriminazione in cui è vissuto il nostro comprensorio, che tassello dopo tassello ha visto demolire il proprio tessuto sociale ed economico.

Dopo la chiusura e lo smantellamento della ferrovia, dell’esattoria, del consorzio di bonifica, il quasi svuotamento dell’ospedale, la scoperta delle case costruite con cemento depotenziato il crollo del ponte sul fiume Verdura ha messo a nudo la totale marginalità del nostro Comune, privo di vie di collegamento con il resto della Sicilia. Tutto ciò dimostra quanto è fragile il nostro tessuto sociale e quanto è precario il futuro dei nostri Comuni, trattati da terzo mondo ed abbandonati a se stessi.

Le OO.PP. , sindacali e sociali, assieme agli amministratori comunali di Ribera ed alle associazioni spontanee nel denunciare tale realtà chiamano alla lotta l’intera cittadinanza, le attività produttive, il mondo della scuola, gli operatori sociali, affinchè Ribera faccia sentire forte la propria voce e la propria protesta per creare lavoro e sviluppo.

Con lo sciopero generale chiediamo:

  • L’immediata costruzione del ponte definitivo sul fiume Verdura e sistemazione delle strade alternative (Scirinda e Musiti);
  • L’apertura della circolazione per i mezzi pesanti sulla strada “alternativa” in considerazione dell’apertura del traffico su una corsia del ponte;
  • L’abbattimento dell’IMU sui terreni agricoli e sulle attività produttive;
  • La dichiarazione dello stato di calamità naturale in agricoltura e dello stato di emergenza;
  • La messa in sicurezza dell’adduttore principale in derivazione dalla diga castello;
  • L’inserimento dei comuni di Ribera, Sciacca, Menfi e Bivona tra i comuni svantaggiati;
  • La gestione pubblica dell’acqua potabile;
  • La salvaguardia ed il potenziamento del nostro ospedale;
  • La salvaguardia del nostro mare e delle nostre spiagge minacciate dalla sciagurata concessione per ricerche petrolifere;

tale manifestazione avrà il seguente programma:

concentramento in Piazza Giovanni XXIII ore 8:30; corteo per le principali vie del Comune di Ribera e precisamente: C/so Umberto I, via Fazzello, via G. Marconi, C/so Margherita, C/so Umberto I, Piazza Giovanni XXIII.

 Ribera lì 23/03/13

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