SOS Democrazia: “Finalmente dati in concessione i beni confiscati alla mafia”.

IMG_2072

“Finalmente i beni confiscati alla criminalità organizzata e affidati al comune di Ribera sono stati assegnati. Si tratta di 3 terreni con altrettanti fabbricati rurali per una superficie complessiva di oltre 90 mila mq. Ad ottenere la concessione a titolo gratuito per 20 anni è stata la Cooperativa Sociale O.N.L.U.S  “Liberarmonia” di Poggioreale (TP) che in base alla proposta presentata dovrebbe procedere all’espianto totale del noceto per destinare i terreni alla coltivazione di uva da vino e di ulivi da olio. Una buona notizia che ci rende orgogliosi del lavoro fatto in questi anni volto a sensibilizzare gli amministratori sul tema dell’uso sociale dei beni strappati al malaffare. Il progetto, che ha dei fini produttivi e occupazionali, prevede l’inserimento lavorativo di giovani disoccupati e soggetti svantaggiati. Auguriamo un buon lavoro ai soci e a coloro che potranno trovare un’occupazione con questo progetto ambizioso”.

Consiglio Direttivo Associazione “S.O.S Democrazia” Ribera.

img_8256

I Sindaci applichino la legge sui beni confiscati alle mafie

img_8256

I beni confiscati alle mafie e consegnati ai comuni dell’agrigentino devono essere immediatamente restituiti alla collettività. I Sindaci si attivino immediatamente. La legge parla chiaro, entro un anno dalla consegna, i beni devono essere affidati alle associazioni o utilizzati direttamente dai comuni. Nei casi di inerzia e omissione l’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata nomina un commissario con poteri sostitutivi o provvede alla revoca della consegna agli enti locali.

A Ribera, ad esempio, 10 ettari di terreno di origine mafiosa sono stati lasciati in stato di abbandono per anni dagli amministratori locali ed è stato necessario denunciare la situazione alle autorità competenti per ottenere un bando. Una inerzia insopportabile.

Effettueremo un monitoraggio su tutti i comuni della nostra provincia, da Sciacca a Licata, da Canicattì a Siculiana, da Agrigento a Sant’Angelo Muxaro, chiedendo l’immediata l’applicazione della legge. Solo in questo modo si potrà consentire la restituzione alla società civile di quanto sottratto, con la violenza e l’arroganza, dalle organizzazioni mafiose.

Tali beni possono rappresentare una occasione di sviluppo e di lavoro per i tanti giovani volenterosi della nostra provincia e il segno distintivo di una terra che si ribella alle mafie.

 

Gaetano Montalbano           “Megafono – Lista Crocetta” provinciale

Gaetano Alessi                   “Ad est”

Pellegrino Di Lucia              “S.O.S Democrazia”

Mario Di Giovanna               “AltraSciacca”

Ignazio Cutrò                       Antiracket  “Libere Terre”

Paolo Mandracchia              “Sel – Sinistra Ecologia e Libertà” provinciale

Video

Ignazio Cutrò a “Che Tempo Che Fa”.

Ignazio Cutrò, imprenditore edile e testimone di giustizia racconta la sua storia a Che Tempo Che Fa.